sabato 15 dicembre 2007

Non siamo nati per soffrire - Raffaele Morelli



Questo libro mi è stato regalato per Hanouka da una mia amica. Il messaggio che lancia Raffaele Morelli è molto semplice, ma forse un tantino semplicistico. In poche parole sostiene che quando il dolore arriva, non bisogna opporre resistenza, ma semplicemente accoglierlo, osservarlo e lui se andrà da solo, così come è venuto, perché il dolore, così come il benessere, fa parte della vita.
Non bisogna nemmeno cercare di dare una motivazione a questo dolore, perché più la cercherò e più il dolore rimarrà lì e aumenterà. Bisogna dirsi "sia quel che sia" e lasciare scorrere. Dice anche che ciò che siamo veramente emerge sempre e non bisogna fare nulla per contrastare la nostra vera essenza, non bisogna nemmeno cercarla. E' sufficiente non fare niente ed essa si manifesterà da sè. Dobbiamo solamente essere pronti ad accoglierla e a non contrastarla.
Sarà anche vero, ma tra il dire e il fare...

4 commenti:

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

Ho la sensazione che come il nostro caro Alberoni il prof. Morelli sia un altro maestro dell'ovvio! almeno questa è la mia sensazione.

D'accordo, era un regalo ma ci vuole davvero il fisico per leggere un libro con quella copertina...Dirai che è sbagliato giudicare dalla superficie ma spesso è il biglietto da visita del contenuto.A mio parere per i libri "l'abito fa il monaco"...lo so è una "boiata" ma
così come per i dischi faccio davvero fatica a acquistare un libro dalla brutta copertina...ammetto di essere condizionato dall'estetica. Ciao

Anonimo ha detto...

ciao stefano,
sì in effetti dico ke è sbagliato giudicare dalla copertina, ma ammetto ke anke l'ockio vuole la sua parte. più ke altro penso ke anke nei peggiori libri c'è sempre qlcs d buono da imparare... magari ke nn bisogna scrivere in ql modo...

Anonimo ha detto...

...tra il dire e il fare c'è di mezzo il credere..he he...

Anonimo ha detto...

dici niente...