
E' un libro che aspettava di essere letto da anni e più precisamente da quando un professore universitario me lo consigliò. Non so cosa mi abbia trattenuto dal leggerlo fino ad ora, ma mi dispiace di non averlo fatto prima. E' stata una folgorazione. Lo stile, forse a tratti un po' ampolloso, mi ha rapita fin dalle prime pagine. La storia è talmente impossibile, che sembra plausibile, anzi in certi casi mi sono anche identificata con il protagonista, l'interprete Angelo Bazarovi che accompagna nelle sue peregrinazioni commerciali il proprietario di una piccola impresa che produce collant. E'un piccolo uomo (non per niente si chiama Lometto) gretto e attaccato al guadagno. Busi ci presenta il parallelismo tra la volgarità - presunta - di un mondo omosessuale, di rapporti improbabili, di oscenità irriverenti e quella evidente del commerciante ipocrita e veniale, che non fa sesso con uomini, ma in nome degli affari, del business, dimostra una ben altra e reale volgarità. Non mancano i colpi di scena e il finale lascia impietriti. Bravo Busi, complimenti!
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