mercoledì 27 febbraio 2008

Un indovino mi disse di Tiziano Terzani



Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani, corrispondente dello "Spiegel" dall'Asia: "Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell'anno non volare mai". Nel 1992 Terzani si sente stanco, dubbioso sul senso del suo lavoro. Gli torna in mente quella profezia e la vede come un'occasione per guardare il mondo con occhi nuovi. Decide di non prendere aerei per un anno, senza rinunciare al suo mestiere. Il risultato di quell'esperienza è un libro che è insieme romanzo d'avventura, autobiografia, racconto di viaggio e reportage. Nel complesso è un bel libro, però mi aspettavo un romanzo molto più avvincente dai racconti che mi erano stati fatti su questo personaggio, che non manca di certo di interesse. Lo stile talvolta zoppica un po' e in alcuni punti le storie sono ripetitive e di conseguenza noiose. Sì, è un libro da leggere sotto l'ombrellone, ma la mia opinione è che questo autore sia stato un po' troppo esaltato, senza offesa...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il titolo è molto sfizioso e sicuramente mette addosso molte aspetattive..a me personalmente lo hanno rubato mentre ero a meta libro..pero mi ha insegnato tante cose di cui ero all oscuro..sul filo del discorso si a vole è ripetitivo..ma cmq il mio preferito è "ultimo giro di giostra"!e come dice proust..in ogni libro uno trova quel che cerca,,quindi anche qs mio "GUSTO"Potrà risultare discutibile..ma degustibus......

Ka ha detto...

certo, non disputandum est...