mercoledì 5 marzo 2008

Lentamente muore di Martha Medeiros

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,


chi non cambia la marcia,


chi non rischia e cambia colore dei vestiti,


chi non parla a chi non conosce.



Muore lentamente chi evita una passione,


chi preferisce il nero su bianco


e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,


proprio quelle che fanno brillare gli occhi,


quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,


quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore


e ai sentimenti.



Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,


chi è infelice sul lavoro,


chi non rischia la certezza per l'incertezza,


per inseguire un sogno,


chi non si permette almeno una volta nella vita


di fuggire ai consigli sensati.



Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,


chi non ascolta musica,


chi non trova grazia in se stesso.


Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,


chi non si lascia aiutare,


chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna


o della pioggia incessante.



Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,


chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,


chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.



Evitiamo la morte a piccole dosi,


ricordando sempre che essere vivo


richiede uno sforzo di gran lunga maggiore


del semplice fatto di respirare.



Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento


di una splendida felicità.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi è piaciuta la poesia di Neruda, però un mio amico diceva "la vita comoda piace a tutti", spesso cambiare è scomodo

Anonimo ha detto...

Ma ti stai 'ammastellando'? Come vedi quando riesco passo a dare un'occhiata. Un bacione a toda la famiglia. Franci

Ka ha detto...

Dì, se poi riesci a non somatizzare... E' vero che la vita comoda piace a tutti, ma è anche vero che quando ci si adagia troppo, dopo un po' vengono le piaghe e magari non si sta poi così comodi. E poi io mi chiedo, ma questo tuo amico sarà felice? E tu, sei felice?

Ka ha detto...

Franci, scusa, ma il termine ammastellare non rientra nel mio vocabolario. Non ci arrivo, me lo spieghi?

Unknown ha detto...

Scusate l'intrusione ma mi sembra opportuno dare a Cesare quel che....
Questa poesia falsamente attribuita a Neruda è in realtà di Martha Medeiros giornalista e scrittrice brasiliana contemporanea nata nel 1961.
Purtroppo l'equivoco si trascina da anni e non solo in Italia, ma proprio in seguito all'infelice citazione di Mastella (nostro ex ministro e pure lui gnurent) Stefano Passigli editore per Neruda in Italia ha divulgato un comunicato per chiarire la non paternità del poeta per quello che comunque rimane un bellissimo scritto.

Anonimo ha detto...

il mio amico, a proposito di essere felici, diceva anche "bella la libertà", poi se uno è libero (ha i soldi per esserlo? questo intendeva forse lui, perchè vedeva a spasso tanta gente a Rimini) e non è felice allora sempre lui diceva "t'arrangi"
nota: lui-amico era il "filosofo contadino" del bar, detto anche "l'ignurent"

Ka ha detto...

ciao marco,

sono ignurenta ank'io! io pensavo ke si trattasse del discorso ke neruda ha fatto quando gli hanno dato il premio nobel... ora correggo subito, grazie x l'info. nn sapevo nemmeno ke mastella l'avesse letta prima d dimettersi, mamma mia ke ignoranza abissale! siamo amici lo stesso?

Ka ha detto...

ciao anonimo,

cosa si può rispondere al filosofo contadino? beh innanzitutto ke i soldi nn fanno la felicità. è scontato ma è così, casomai la salute fa la felicità, del resto kissenefrega? anke qsto è scontato, ma anke qsto è così. e poi ribadisco la domanda? ma tu, sei felice? io un'idea me la sono fatta...

Anonimo ha detto...

ka, oggi sono felice perchè ho visto che mi hai risposto ancora, e mi stupisce il tuo prendere così sul serio i miei commenti, io sono molto più sul leggero, non voglio risponderti seriamente perchè mi renderebbe non-felice

Ka ha detto...

... hai già risposto ...

Anonimo ha detto...

ho risposto che se sei felice allora non sei non-felice, quindi i momenti si alternano, altrimenti cosa vorrebbe dire essre felice?

Ka ha detto...

non avevi risposto così... adesso ho capito... non fa una piega :)