domenica 20 aprile 2008

L'uomo di Londra di Georges Simenon


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La cabina di vetro di Louis Maloin - ferroviere addetto agli scambi - è l'occhio col quale, notte dopo notte, egli scruta ossessivamente la città e il porto, mettendo a fuoco dettagli minimi, impercettibili. Come l'uomo con l'impermeabile grigio e la sigaretta tra le labbra in attesa sulla banchina. E l'ombra che, dal traghetto, gli lancia una valigetta. Dettagli minimi e fatali: perché l'uomo in grigio sta per uccidere, freddamente, brutalmente, il suo compagno. E' un libro che mi ha ricordato vagamento "Lo straniero" di Camus, soprattutto nel momento in cui il protagonista diventa assassino. E' questo che fa paura della natura umana. Un giorno sei una persona rispettabile e il giorno dopo, a causa di una serie di sfortunati eventi, tutto cambia....

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