sabato 22 marzo 2008

Domanda


So che nessuno potrà darmi una risposta, ma io vi sottopongo il quesito ugualmente. C'è una mia amica d'infanzia che fin da piccola desidera un figlio e sarebbe proprio la mamma perfetta: dolce, amorevole e chi più ne ha, più ne metta. E' rimasta incinta, ma purtroppo ha perso il bambino al quinto mese di gravidanza. Si è sentita "spiegare" dal ginecologo che purtroppo spesso succede alla prima gravidanza, che si tratta di un'esperienza che molte donne devono affrontare, di mettersi il cuore in pace e di riprovarci. Ci riprova. Finalmente rimane nuovamente incinta. E' fuori di sè per la gioia, lo racconta a tutti (me compresa) e tutti condividiamo la sua felicità. Passo davanti al suo posto di lavoro e le chiedo com'è andata l'ecografia. Scuote la testa. Allora l'aspetto. Esce dalla sua postazione e tra le lacrime mi dice che anche questa volta non ce l'ha fatta. L'ha perso di nuovo. Non c'era più il battito. Aspetta dieci giorni (DIECI GIORNI!!!!), le fanno il raschiamento e la ricoverano con altre quattro donne che hanno appena partorito quattro bei pargoletti (ma io dico, perché non la prendono anche a bastonate visto che ci sono???). Comunque, tornando a noi, la domanda è: ma dove cazzo è Dio?

4 commenti:

Stefano Mina "un onesto pittore riminese" ha detto...

ciao Katia, non so dove sia Dio, ma so dove è andata a finire la sensibilità di chi mette donne che abortiscono - e non per scelta - con donne che partoriscono: nel cesso!
P.S. E' successo anche a mia cognata...lei però non ha dato la colpa a Dio...che sia una questione di fede.
Un abbraccio a tutta la famiglia stefano

Ka ha detto...

Ciao Stefano,

x l'appunto io ormai la fede l'ho xsa da un pezzo, ma siccome c'è ki mi dice ke Dio esiste... Io a Dio nn do la colpa dell'aver ricoverato una donna ke ha xso un bambino con altre 4 puerpere, qsto è frutto dl'ignoranza e dl'insesibilità umana. qlo ke mi kiedevo era: xké io posso essere mamma e lei ke lo desidera così fortemente, nn c riesce?

Anonimo ha detto...

QUESTA ERA LA DOMANDA CHE SI CHIEDEVANO AI TEMPI DEI LAGER NAZISTI I RECLUSI, CHE POI HANNO CONTINUATO A CHIEDERSELA ANCHE DOPO CHE TUTTO ERA FINITO. IO UNA PICCOLA TEORIA CE L'HO: SE DIO CI SEGUISSE PASSO A PASSO COME UN PADRE PREMUROSO, ALLORA NOI NON SAREMMO MAI LIBERI DI FARE QUELLO CHE VOGLIAMO, ANCHE SBAGLIANDO, E AVREMMO LA CERTEZZA CHE QUALCUNO CI VERREBBE IN AIUTO SEMPRE NEI MOMENTI DI DIFFICOLTà. MA ALLORA COSA SAREBBE L'UOMO? UN BAMBOCCIONE PER DIRLA ALLA MODA.
CIAO GIO

Ka ha detto...

Sì giò, ho capito, ma la mia amica non ha sbagliato, così come non hanno sbagliato i detenuti dei lager nazisti... io non lo so, ma sono sempre più convinta che Dio non esista, sennò certe cose non succederebbero.